Ore 23:54, stazione ferroviaria di Viareggio, deraglia un treno merci, esplode un carro cisterna carico di gas GPL: 32 morti e decine di feriti, un vero e proprio inferno.
Viareggio, 28 febbraio 2010
La Procura della Repubblica incomprensibilmente tace, non vi sono iscritti nel registro degli indagati, le interrogazioni parlamentari avanzano, ma la verità non viene fuori.
La Gatx, proprietaria del vagone cisterna, fa sapere che darà la massima disponibilità a risarcire le persone rimaste coinvolte, ma che al momento, è in attesa delle linee direttive della propria Compagnia di Assicurazioni.
Le FS, invece, intervengono mediante la propria Assicurazione, che si affanna a richiedere a noi legali tutta la documentazione relativa ai danni subiti, al fine, dicono loro, di istruire le pratiche.
Mi viene il sospetto che sia solo fumo negli occhi, l'obiettivo? Arrivare al processo con tutte le informazioni necessarie ad alleggerire la propria posizione.
Già è proprio il caso di rimarcare, ci troviamo di fronte all' "abisso di fuoco", la contraddittorietà è insita nella stessa verità, il fuoco della responsabilità, rischia di naufragare nell'abisso burocratico del nulla.
E la giustizia?